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39. L'INCONFONDIBILE AMORE DEI MAESTRI

39. L’INCONFONDIBILE AMORE DEI MAESTRI

Quando ero ragazzina ho incontrato maestri spirituali di ogni religione, razza e cultura. Il mio hobby, se si può definire così, era quello di cercare il “vero maestro” affinché mi insegnasse la via verso la libertà.

Alcuni di questi mostravano atteggiamenti da superuomini, sedevano su alti troni e tenevano molto a essere considerati degli esseri speciali. Altri apparivano invece talmente trasparenti da passare quasi inosservati e mostravano sempre il loro lato più umano. Ovviamente da ragazzina ingenua preferivo i primi e a questi correvo dietro come un cagnolino adulante. Nella mia mente, infatti, il maestro doveva avere un’apparenza forte, potente, un po’ altezzosa e sicura di sé. Più il sedicente maestro mostrava sicurezza nel dichiararsi (o a farsi dichiarare dalla sua cerchia di devoti) illuminato, più io pensavo di aver trovato un vero tesoro, e trascorrevo quindi molto tempo con lui per cercare di carpire i suoi segreti. Anche se la mia mente veniva riempita da ogni sorta di informazioni, il mio cuore non è mai stato appagato da ciò che apprendevo in tal modo.

Sebbene ci siano anche maestri completamente risvegliati che usano il potere dell’amore in qualunque forma lo desiderino, anche provocando duramente, è molto più grande il rischio di incontrare qualcuno che illuminato non lo sia per niente ma che pensi di esserlo e si proponga come tale.Mahavatar Babaji per esempio, poteva (e può ancora) essere talmente duro da accusarti per qualcosa che non avevi commesso solo per aiutarti a mollare la presa dell’ego a qualunque costo; ma una volta imparata la lezione ti inondava di un amore mai immaginato.

Mi chiedo come sia possibile che ci siano in questo periodo così tante persone che si credano potenti come Mahavatar immortali. Forse lo sono? Non lo so. La mia esperienza a contatto con decine e decine di maestri di ogni tipo mi permette di diffidare profondamente di chi si spaccia come tale o ancor peggio lo faccia intendere senza dirlo esplicitamente.
L’amore e l’apertura del cuore che si prova al cospetto di un grande essere è il primo segnale di riconoscimento anche se, più che andare in giro per giudicare chi sia o non sia risvegliato, consiglio di restare in ascolto di sé per tenere ciò che é utile e lasciare ciò che non si percepisce tale.

Il problema comunque era che da ragazzina confondevo il potere dell’ego con quello dell’amore, e non sapevo vedere oltre l’apparenza.
A un certo punto della vita però, grazie alla pratica assidua degli insegnamenti del Buddha e del Cristo, il mio sguardo è cambiato e ho potuto vedere più a fondo gli inganni dell’ego. Questo mi ha permesso di sentire il cuore di chi mi stava davanti al di là delle parole e di tutte le maschere di potere. Compresi infatti che per scorgere il cuore degli esseri avrei dovuto rivolgermi al loro cuore senza mai giudicare, ma solo riconoscendo la bellezza innata e naturale di ognuno. Il resto sarebbe accaduto spontaneamente. Paradossalmente, proprio onorando il Dio in tutti indistintamente, avrei riconosciuto chi più splendeva.

Ecco allora che il vecchio eremita, prima da me snobbato, senza nomi altisonanti, che si sedeva per terra insieme agli altri, inondava la mia anima di consolazione, e che quella maestra tibetana così semplice e umana mi offriva insegnamenti preziosi semplicemente raccontandomi come svolgeva le sue faccende domestiche.
Ho saputo in questo modo ascoltare la meravigliosa voce di quell’amore che canta attraverso ogni semplice gesto, sguardo e parola di chi lo sa far scorrere veramente in sé.

Questo mi ha permesso di poter contemplare la vita insieme a quegli uomini e a quelle donne che vivono nella costante presenza di Dio.
L’umanità, così tanto rifuggita da chi desidera il falso potere dell’essere qualcuno di speciale, è la forza che contraddistingue i risvegliati. Il loro saper essere sullo stesso piano degli altri, proprio perché sono consapevoli che siamo tutti Uno, fa di questi degli esseri umani meravigliosamente liberi poiché sono liberi da sé.

Per grazia ricevuta ho potuto beneficiare della naturalezza e della spontaneità di tali persone che mi hanno sempre e solo fatta sentire amata e mai giudicata. Essi sanno che è solo rivolgendosi al divino che c’è nell’allievoche il divino verrà richiamato a coscienza.
Ed è per grazia ricevuta che ho potuto imparare a star lontano da chi mi vuole a tutti i costi insegnare la sua verità spacciandola per la Verità, poiché questo lo farebbe sentire ancora più grande e potente.
Ora quando incontro esseri liberi da sé difficilmente faccio domande, poiché imparo ascoltando e contemplando la loro semplice presenza d’amore. Può capitare più facilmente che prepariamo insieme la cena, per poi gustarcela sotto un bel cielo stellato e se vengono scambiate parole… giungono dritte al cuore, inondando la mia anima di illuminante consapevolezza.

Il cuore degli illuminati impregna d’amore le loro parole per far sentire tutti accolti e amati. Il falso potere di chi invece si crede illuminato perché non ha sufficiente esperienza per capire che non lo é, abbruttisce ogni prezioso insegnamento che esce dalla sua bocca poiché è privo dell’unico vero potere chiamato Amore.

Ringrazio tutti quelli che offrono la propria umanità libera da se stessi. Ringrazio tutti quelli che essendo niente possono essere veri strumenti di Amore. Abbraccio tutti quelli che credono di dover essere speciali per sentirsi amati. E abbraccio tutti quelli che hanno bisogno di insegnare e di sentirsi sempre nella posizione di chi dà e non di chi riceve per sentirsi grandi.
Chiedo veramente scusa con il cuore se in qualche modo ho fatto credere a qualcuno che io possieda qualche verità che non appartenga a ogni essere umano o se ho dato, senza volerlo, l’idea che io possa insegnare qualcosa, poiché io non posso far altro che condividere con chi lo desidera quella forza d’amore che non appartiene a me ma a tutti…

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