Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

46. RIVOLUZIONE

46. RIVOLUZIONE

Rivoluzione. Questa parola credo sia ormai nella mente e nel cuore di tutti… e anche nel mio. L’altro giorno, Martino, mio figlio di 13 anni, è venuto da me dicendo: “Che mondo, mamma! Quante ingiustizie, quanta sofferenza, quanti soprusi. Ci vorrebbe una rivoluzione!

Così anche Stefano, il mio compagno, tempo fa mi ha detto: “Mi sento un rivoluzionario!”
E io, del resto, rivoluzionaria lo sono da sempre; mi sono sempre vista e sentita un po’ come Giovanna d’Arco… e anche quando da bambina impugnavo il fioretto per combattere, mi sembrava di avere in mano la spada che taglia il velo dell’illusione di questo mondo strano e sofferente.
Siamo una famiglia di rivoluzionari!

Ma che rivoluzione vogliamo fare?
Non certo quella armata e nemmeno quella di protesta; non quella che giudica e critica, non quella che punta il dito per cercare colpevoli. La rivoluzione moderna, di questa nuova epoca, non può essere violenta da nessun punto di vista… altrimenti, come si capisce bene dal film Guerre Stellari, sentendo rabbia, paura, vendetta, si passa immediatamente dalla parte nera.
È necessario usare qualcosa di nuovo.
Così ho risposto a Martino: “Perfetto. Con il tuo carattere sei un rivoluzionario perfetto, ma attento, devi trovare un modo di esserlo diverso dal passato. La rivoluzione moderna è nel tuo sguardo. Porta, crea e diffondi un nuovo modo di guardare, per essere nel mondo senza essere del mondo! Allora quella rivoluzione porterà pace, benessere e felicità a tutti”.

Io e Stefano invece, mentre aspettiamo che Martino, Ginevra ed Elia trovino il loro modo di fare la rivoluzione, abbiamo iniziato la nostra fondando neomRevolution, il progetto di Rivoluzione del nuovo uomo che porta il “nuovo sguardo” in ogni ambito.
NeomRevolution si rivolge alle aziende e i loro manager, alla pubblicità e allo sport, ai ragazzi, alle scuole e a tutti quelli che lo desiderano.

Non solo gli antichi maestri spirituali ma anche la fisica quantistica odierna sa bene che ciò che chiamiamo realtà è data dalla capacità della coscienza di vedere, tre le infinite possibilità che coesistono, solo quella che riflette il suo stato.
Una coscienza che si nutre di paura riconoscerà e vedrà paura per cui sceglierà, tra le infinite possibilità di manifestazione del reale, una vita impregnata di paura dove tutte le situazioni saranno create per riflettere quello stato.
Una coscienza che ha imparato a riconoscere e vedere la pienezza, manifesterà una realtà di pienezza.
È possibile imparare a “vedere” la possibilità che ci rende felici.
Ma prima è necessario accrescere in consapevolezza, altrimenti la tecnica in sé non renderà liberi ma solo più schiavi di una felicità illusoria. Non è infatti correndo dietro a tutti i desideri che la libertà accade, ma al contrario riconoscendo che la felicità è una scelta possibile ora, in ogni istante, in qualsiasi situazione ci troviamo. Solo a questo punto sarà possibile divenire co-creatori della nostra realtà, insieme alla Vita.
Per poter creare dobbiamo essere sufficientemente liberi dai condizionamenti, altrimenti sapremo vedere e manifestare nel reale principalmente quelli.
Imparare a vedere oltre ciò che appare è la rivoluzione della nuova era e tocca ogni ambito; è proprio, infatti, portando il nuovo sguardo nelle aziende, nella pubblicità, nei mass media, nel business, che verranno coinvolte le masse.

Per esempio, il progetto “uomo-leader” che ho ideato con Stefano, porta il manager a essere leader di se stesso così da poterlo essere veramente. Un conto è infatti fare il leader, altro è esserlo. Immaginate un capo d’azienda che sappia incrementare il suo business attraverso una visione di pienezza e pace; creerà e diffonderà pienezza e pace per se stesso e per gli altri. Immaginate un’azienda di biscotti che incrementerà i suoi affari attraverso una visione di benessere e gioia: creerà e diffonderà benessere e gioia con ogni prodotto venduto al supermercato, e raggiungerà un numero grandissimo di persone che saranno coinvolte energeticamente in quella visione.

Il nuovo sguardo sa vedere il proprio potenziale e sa come dargli vita riconoscendolo tra le infinite possibilità di realtà. Questo può essere applicato da chiunque in ogni ambito.
Mi è capitato di seguire atleti professionisti in crisi e riportarli a vincere, ma non solo le gare… a vincere anche su se stessi aiutandoli a creare una nuova visione della loro vita e del loro essere.
Una nuova visione! La rivoluzione è una Nuova Visione… che sappia vedere i frutti, la pienezza, la bellezza, non la mancanza e la miseria! Una nuova visione che porti l’essere umano a fiorire nella pienezza dei suoi talenti, delle sue passioni e capacità in modo che possa servire il mondo per essere veramente felice.
La rivoluzione che può cambiare veramente le cose inizia dal saper vedere oltre ciò che appare. Dobbiamo mutare il modo in cui guardiamo, allora riconosceremo il mondo meraviglioso che può accadere ora.

Non basta però solo volerlo poiché l’abitudine tenuta in vita da nostri pensieri lavora al contrario, per tenerci schiavi. Dobbiamo invece usare le chiavi che ci sono state fornite con il “kit di sopravvivenza” per la nostra vita sulla terra, nascoste nel nostro cuore, non nella mente.
Le chiavi ci sono, basta volerle cogliere con umiltà per imparare ad usarle con gioia, determinazione e passione.

Guardiamo allora tutti insieme per voler vedere… per voler riconoscere il nuovo mondo di pace… ora!

http://youtu.be/cyBt37Kncpg..

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