Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

124. CARO BABBO NATALE

Caro Babbo Natale,

lo so che esisti davvero come intelligenza, amore, possibilità e magia nel cuore, nell’anima di tutti gli esseri e in tutto il creato. Per questo mi rivolgo a te.

Credo tu sappia bene quante persone disperate si sentano isolate da tutto il mondo, sole e senza amore. La mia richiesta è per loro, quel “loro” che comunque non è separato da me.

Vorrei per Natale che più nessuno sentisse quel senso di solitudine e separazione da tutto… in fondo questo sentire doloroso è solo un errato concetto della mente, non è reale. Perché, allora, non ti manifesti nei cuori di tutti gli uomini come possibilità di sentire che non esiste separazione alcuna? Che ne dici di far sparire dal mondo quel senso di solitudine che porta gli esseri a non sentirsi amati?

Sarebbe un bel regalo per l’umanità e chissà quante cose cambierebbero; le manipolazioni del potere non avrebbero più motivo di esistere.

L’altro non è più altro, ma è me, o almeno una parte di me. Come sarebbe il mondo se ognuno di noi sentisse l’altro come una parte di sé? Con che occhi guarderemmo chi ha opinioni diverse dalle nostre? Che faremmo di fronte a chi non ci apprezza se lo riconoscessimo come una parte di noi?

E se tutto quello che ci sembra esterno a noi fosse solo una parte del nostro essere che chiede di essere amata per ritornare a essere percepita come nostra?

Caro Babbo Natale, aiuta gli esseri a riconoscere tutto e tutti come parti di sé da abbracciare fino a sentire che non esiste altro che un unico Sé. Mostra a ogni persona che non esiste persona, non esiste nome e cognome, non esiste storia ma solo un unico Sé, quell’Essere e basta nel quale io sono te e tu sei me. Non più separazione, non più isolamento, non più paura, non più sofferenza.

Caro Babbo Natale, fai che le persone trovino il coraggio di guardare dietro la loro storia personale per scorgere la magnificenza della propria vera natura. Non si trova nella storia, ma nello spoglio da questa fino a rimanere nudi nell’essere e basta di questo istante.

C’è coscienza in questo momento, ognuno di noi proprio ora è coscienza di questo momento.

Nell’accorgermi di essere nient’altro che coscienza qui, ora, tutto è in me e io sono in tutto, ma nessuna persona, nessuna storia, nessun passato, nessun futuro, nessun fuori, nessun dentro.

Caro Babbo Natale, fai vedere all’umanità che essere e basta non richiede sforzo perché è la nostra vera reale condizione, mentre non lo è il voler essere qualcuno che irrigidisce e separa ciò che per natura è uno.

Mostra, ti prego, a ognuno che può riposare per sempre nel cuore d’amore di questo preciso momento.

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Risposta di Babbo Natale:

Cara Carlotta, ti rispondo subito… Chiunque sarà disposto a mollare la propria storia personale per essere coscienza dell’adesso sperimenterà la propria magnifica natura divina.

Tuttavia, così pochi desiderano spogliarsi veramente del passato e del futuro per dimorare nel corpo dell’istante! Le persone vogliono combattere per sentirsi speciali agli occhi di qualcuno, non anelano alla semplicità dell’essere e basta. Vogliono essere amate, non essere amore. E quindi cosa posso fare io, se non rispettare il libero arbitrio?

Ti prometto, comunque, che mostrerò la possibilità della libertà a tutti quelli che faranno silenzio per ascoltare veramente. Chi, nel silenzio della mente, aprirà il suo cuore all’attimo, sarà toccato dall’amore e mai più si sentirà solo.

 

Grazie, grande Padre…

Buon Natale a tutti!

 

 

Carlotta Brucco

Libro-Brucco-Telesca-Spirito-Fisica      Libro-Brucco-Cinque-Abbracci

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