Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

102. I VENTUNO SALTI DI FREQUENZA – PARTE 1

Questo post nasce dalla richiesta giunta a me da più persone di scrivere in modo schematico i punti più importanti e salienti della pratica per la felicità.

I 21 “salti di frequenza” approfonditi con la dovuta presenza portano a veri e propri balzi in una dimensione della coscienza di grande serenità.

1. Sei libero anche ora di scegliere la frequenza in cui dimorare, che sia gioia, amore oppure rabbia e paura. In qualunque situazione tu sia puoi scegliere di essere felice. Prendi come prima cosa consapevolezza di questo. Magari ancora non sai come fare; non importa, senti profondamente che questa possibilità è reale. Se non inizi anche solo a concepire questa possibilità per te, la felicità è ancora lontana.

2. Accetta il momento che stai vivendo ora, guardandolo con grande morbidezza. Prendi consapevolezza che puoi provare tenerezza per la tua vita di oggi. Accogliere l’adesso è il primo passo per poter creare qualcosa di diverso. Il tuo presente ha bisogno di essere abbracciato per poter cambiare.

3. Pensare non ti serve a risolvere i problemi. I tuoi pensieri sono creati dalle stesse Visioni/frequenze che creano i tuoi problemi. Non puoi uscire dalle situazioni problematiche usando le stesse frequenze che le hanno create. Perdi la fiducia nel pensiero e prendila nella contemplazione, nell’assaporare il momento che stai vivendo, facendo silenzio, senza dirti niente. Lascia nascere in te la possibilità, la frequenza della soluzione, anche se non sai ancora quale sia e attendi con pazienza che si faccia “vedere”.

4. Se ti senti solo è a causa del tuo egoismo quindi fermati, apri il tuo cuore e ascolta che Dio, Vita, Amore è con te. Accorgiti di tutti gli esseri invisibili agli occhi che ti sono vicino e dell’Unione con tutti gli altri esseri viventi. Siamo tutti Uno, una sola Presenza d’Amore quindi la solitudine non esiste. Se la senti è perché sei chiuso all’Amore. Chiedi alla Vita/Dio di portarti la frequenza “dell’essere insieme” a tutto e a tutti, e lasciati toccare l’anima fino a non sentirti più solo.

5. Non giudicare e non paragonarti a nessuno. Ognuno ha la sua storia personale, unica e meravigliosa, che va scoperta. Piuttosto chiediti come poter vedere e tirar fuori i tuoi talenti, le tue passioni e le tue qualità per servire il mondo. La tua vita acquisirà senso e ti sentirai appagato.

6. Ci sono delle frequenze che dovrai proprio cercare di evitare: il lamento e la pretesa. Sono un veleno che uccidono qualunque tipo di felicità.

1601157. Sentiti amato. Nessuno può vivere senza sentirsi amato. La Vita, Dio, Tutto ti ama immensamente proprio di quell’amore che desideri. Hai bisogno di sentire quell’amore per star bene, per cui apriti ogni giorno di più cercando di sentirlo. Non sarà così difficile se lo desideri veramente poiché appartiene alla tua vera natura. Amare e sentirti amato sono le frequenze radice del tuo essere quindi lasciale emergere senza ostacolarle con i tuoi pensieri di impossibilità.

8. Questa società ti ha fatto crescere con Visioni della vita che ti fanno dare troppa importanza a tutto. Quando dai troppa importanza a qualcosa, questa si trasforma in un peso impossibile da portare. E non è certo il modo per risolvere i problemi! Le situazioni difficili non hanno bisogno del tuo muso duro ma del tuo abbraccio. Allora nascerà la chiarezza della soluzione. Qualcuno non ti saluta e per te diventa causa di malessere per giorni? Il pensiero dei soldi che non hai ti rovina ogni istante? Ho sentito gente bestemmiare per una forchetta caduta a terra, ma anche gente sorridere teneramente di fronte alla propria malattia mortale. Ti hanno fatto credere che dare importanza a tutto è segno di serietà… sì sì, è vero, proprio quella serietà che spegne ogni possibilità di essere felice. Alleggerisci tutto con un allegro sorriso del cuore e continua a camminare per la tua strada senza pesi inutili.

9. Se vuoi essere felice “vediti” felice. È così ovvio! Se tu stesso non sei capace di vederti felice, come potrebbe la vita renderti tale? Sei tu che dai alla vita le frequenze per creare la tua realtà, quindi consegnale la frequenza della tua gioia, della tua pace… Come? Vedendoti e sentendoti così come vuoi essere, più e più volte ancora, finché le nuove frequenze diventeranno le dominanti. Le tue Visioni inconsce, spesso di sofferenza, dominano e creano la tua Vita. Sono le Visioni/frequenza dei tuoi genitori, e ancor più dei tuoi avi, che sono cresciute con te dal primo momento del  concepimento. Per disattivarle è necessario crearne di nuove e stabilizzarle, facendole diventare più forti di quelle familiari. La ripetizione costante e continua delle nuove Visioni permette il cambio della tua frequenza. Allora, datti da fare…Vediti e sentiti in pienezza più che puoi, finché diverrà lo stato più spontaneo.

10. Sii un visionario, non un sognatore. Il sognatore vive nella mancanza del suo sogno, che accadrà forse solo in un possibile futuro. Il visionario crea la sua Visione ora e ne gode come se accadesse proprio in questo momento. Il visionario è felice ora, il sognatore non lo sarà mai. Vedi, vivi e realizza le tue passioni ora… e gioisci!

(Continua)

Carlotta Brucco

I Cinque Abbracci Carlotta Brucco   segreto-dell-essenza   meditazione-red

 

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7 commenti su “102. I VENTUNO SALTI DI FREQUENZA – PARTE 1”

  1. E’ davvero bello questo articolo ! Sono cose che già sappiamo ma che abbiamo bisogno di sentire più volte per poterle interiorizzarle e farle nostre nel quotidiano. Grazie

  2. Grazie, mi ha fatto molto bene leggere l’articolo, è un dono prezioso per il momento che sto vivendo! Sto lavorando per la trasmutazione delle memorie, per l’integrazione dei livelli (ordinario e non), sono nel percorso, con tutti gli alti e bassi che comporta, ma leggere articoli così, smuove l’ostacolo (mente ed ego). Grazie laura

  3. Ciao Carlotta!
    Bella e condivisibile la tua “pedagogia” delle frequenze, contiene interessanti spunti per rimodularci e trasformarci strada facendo…l’immagine del guerriero che hai scelto questa volta non è però in sintonia con la tua idea di morbidezza ed abbraccio che scioglie…ma forse è “un guardiano” e sono io che mi sbaglio.
    Grazie.

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