Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

55. BELLEZZA

Sono al mare per quindici giorni con tutta la famiglia… Mentre guardo mio figlio Elia che corre a gattoni dentro e fuori dall’acqua, osservo la gente attorno a me. Cerco di vedere la bellezza di ognuno e contemporaneamente di ascoltare la loro sofferenza. Contemplo piccoli e grandi senza pensare, senza giudicare.
Sento il bisogno che hanno tutti di sentirsi accettati… il desiderio di essere Visti, di piacere.
Mi chiedo cosa sia la bellezza. Ognuno vuole essere bello in accordo a un ideale, a una Visione che vive dentro di lui e che probabilmente ha ereditato dai suoi genitori, dalla società.

Ma cos’è la bellezza? Sulla riva vedo un bambino che al primo sguardo mi sembra bruttino… allora provo a guardarlo come fosse mio figlio… e mi appare bellissimo.
Una ragazza abbronzatissima con il fisico tonico e muscoloso cammina sulla riva; sembra gridare “Guardatemi tutti!”. Mi fa tenerezza. Il suo corpo non emana armonia.
Un’altra invece ha un corpo asciutto ma morbido; emana quella florida bellezza che richiama la vita. Ma… questo è quello che appare a me, non è la verità perché non esiste una verità.
Un uomo un po’ sovrappeso ride divertito con la figlioletta, non ha il fisico da modello, ma la sua gioia e la sua energia lo rendono bello. Un altro passa, sembra Brad Pitt, ma non mi attrae per niente.

Ciò che magari al primo sguardo mi sembra in un modo, guardando da una prospettiva diversa mi appare completamente in un altro.
Il primo sguardo è spesso quello di mamma e papà cioè quello che abbiamo ereditato. Mia madre per esempio mi ha passato un’ideale di bellezza della donna magrissima… ma dopo anni ho scoperto che quello era il suo… non il mio. Guardavo senza vedere, guardavo con i pensieri, così scorgevo la bellezza che piaceva a mia madre non a me, oppure quella che piaceva alla società ma ancora… non a me.

Ascoltandomi a fondo ho scoperto che per me bellezza era altra cosa. Mi piace molto l’energia che emana una persona, il carisma. Alcuni esseri umani sono meno canonicamente belli ma hanno un magnetismo che richiama lo sguardo su di loro e li rende speciali. Tuttavia mi capita di scorgere una grande bellezza anche in chi di magnetico non ha proprio nulla. Ascolto e osservo l’anima immortale di questi e colgo affascinanti particolarità. Se poi sento il cuore di chi mi sta di fronte, mi appare la bellezza di Dio poiché, da quella prospettiva… siamo tutti Uno.
Ecco allora che sulla spiaggia mi alleno a riconoscere il divino in tutti quelli che passano. Non mi interessa come sono fatti, se sono carismatici o meno, voglio solo cercare e trovare quella bellezza meravigliosa che appartiene veramente a ognuno.
E quando la trovo… sento il divino Amore che mi raggiunge.

Noi siamo tutti Dio e se vediamo altro in chi ci sta di fronte stiamo guardando male; ci stiamo rivolgendo alla sua personalità, alle sue maschere, non alla sua vera natura. La liberazione da ogni sofferenza, il risveglio dell’essere umano accade quando riconosciamo Dio ovunque, in noi e in ogni essere e cosa.
Non occorre sapere chi è Dio per cercarlo… non occorre nemmeno cercarlo. È sufficiente offrire il proprio cuore aperto e arrendersi alla naturale Presenza che tutto È.

Non dobbiamo cercare l’Amore… ma lasciarci trovare da Lui, e ci troverà non appena sceglieremo di aprire le braccia riconoscendo ovunque solo la Sua bellezza. Nascerà allora in noi quella fiducia che ci permetterà di mettere tutto nelle Sue mani e saremo in grado di arrenderci completamente alla Sua volontà che sa molto meglio di noi come renderci liberi e felici…

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