Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

59. EROTISMO

Quest’anno al corso estivo che tengo in Umbria erano presenti diverse coppie. Ne sono stata molto felice perché non c’è niente di più bello che intraprendere un percorso di autoconoscenza insieme al proprio compagno.

La coppia è come un giardino che dovrebbe essere curato quotidianamente. Come spiegherò bene nel libro de I Cinque Abbracci (che uscirà in dicembre per Anima Edizioni), la Visione che abbiamo di noi stessi e dell’altro determina la realtà del rapporto che viviamo, quindi è importantissimo aver cura di creare e sostenere una Visione adeguata.

Dobbiamo a tal fine riuscire a rivolgerci alla natura divina nostra e dell’altro e far avvenire la relazione il più possibile a questo livello. Ciò non vuol dire rifiutare i limiti della personalità, ma non identificarsi con essi.

Se per esempio Vediamo simbolicamente il nostro compagno come un gendarme russo e noi come una bambina indifesa sarà, infatti, molto improbabile un rapporto soddisfacente. Dovremo quindi cercare di Vederci e Vedere l’altro in accordo alla sua vera natura divina.

Anche il far l’amore con il proprio partner cambia sostanzialmente se si possiede o meno una Visione piuttosto che un’altra.

Consiglio sempre alle coppie di dormire insieme nudi e il più possibile abbracciati tutte le notti; è utile per abbandonare le difese verso l’altro e per aprirsi sempre più. I corpi nudi a contatto aggirano le difese della mente e arrivano là dove il pensiero non riesce ad arrivare. Se pensiamo che la cura migliore per i bambini nati prematuri è il corpo nudo a contatto con quello della madre… perché mai dovrebbe essere diverso nella coppia?

L’erotismo concerne essenzialmente le varie forme dell’esperienza d’amore in relazione alla sessualità e assume connotazioni differenti a seconda delle epoche storiche, dei contesti sociali ma soprattutto del livello di consapevolezza di sé.

È possibile infatti sperimentare un’attrazione nei confronti dell’altro che coinvolge solamente gli organi genitali oppure un’attrazione più completa che è percepita dall’interezza del nostro essere. Quest’ultima necessita di un grado di consapevolezza maggiore dell’altra in quanto richiede una graduale disidentificazione dalla propria personalità e una sempre maggior presa di coscienza della propria vera natura divina.

Gli individui con una consapevolezza maggiore desiderano probabilmente sentir vibrare il suono del piacere fin nelle profondità dell’anima, ma quel tipo di piacere è sempre più vicino a un fuoco alimentato non dalle scorie della personalità edonistica e accentratrice, ma dal desiderio di sentirsi uno con l’altro. Questo tipo di passione ardente e coinvolgente ma meno grezza e densa, mira all’abbandono del senso del sé separato per tendere verso l’unità con l’altro.

Per percepire il fuoco di questa passione che vuole riportarci a Casa verso l’abbandono della separazione, è necessaria una grande apertura di cuore e un’anima che ha smesso di difendersi, poiché ha realizzato che l’amore è “l’arma” più potente.

Erotismo diventa la percezione dell’io sono te, tu sei me; la coscienza di questo provoca all’anima consapevole un grandissimo piacere che oltremodo aiuta il risveglio del Dio, della Dea, che ognuno di noi è realmente. Si risveglia il mistico fuoco della kundalini, che non può accendersi finché la nostra consapevolezza dell’eros non viene portata a tutti i livelli dell’essere.

Quando il piacere è infatti avvertito unicamente nei chakra più bassi, assume una densità  più vicino alla sfera animale e richiede di essere alimentato dalle maschere della personalità sostenute dai pensieri. Diventa così un gioco tra due persone che perseguono la conquista, il possesso l’uno dell’altra, non l’unità. Questo gioco di seduzione che si basa sulle due forze che per definizione generano sofferenza – attrazione e repulsione – piace molto in quest’epoca, ma è un livello di eros primitivo e che non rende felici.

L’anima aperta veramente all’amore ha consapevolezza che il piacere accresce nell’unità, quando il due si arrende all’uno. La sessualità qui viene usata come uno dei mezzi per allenarsi all’abbandono del senso di sé, per fondersi con quella forza meravigliosa che tutto sostiene e che rende liberi e felici.

L’eros è un’unica energia… ma cambia il modo in cui la si guarda. Man mano che diveniamo sempre più consapevoli della nostra e altrui radiosa bellezza naturale, saremo sempre più in grado di avvertire il piacere di tornare a Casa… di tornare all’Amore… senza alcuna paura, senza più alcun bisogno di attuare il gioco dell’attrazione-repulsione.

Se abbiamo bisogno dell’altro, se abbiamo bisogno di possederlo, di attrarlo, non possiamo amarlo. L’amore non si conquista, non si rincorre, ma ci si lascia trovare poiché è la realtà di tutto e non vede l’ora di potersi manifestare nella nostra anima, nella nostra vita; facciamoci da parte e lasciamogli spazio… ci troverà… poiché è già qui… ora.

Trasformiamo le nostre relazioni di coppia in incontri sinceri, dove due cuori aperti si incontrano per unirsi; basta con i sofferenti giochi delle maschere che non ci appartengono… non vale la pena, sono troppo pesanti da sostenere.

Noi vogliamo essere felici, noi vogliamo amare ed essere amati. Bisogna avere il coraggio di aprire ogni chiusura, di abbandonare ogni difesa per permettere all’eros, all’amore in tutte le sue forme e sfumature, di poterci raggiungere in ogni parte del nostro essere.

Carlotta Brucco

Credits Img

..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook