Sembra un controsenso, ma è nella solitudine che si scopre l’amore.
Quando ci sentiamo soli, siamo disposti a incontrare noi stessi, a darci ascolto, a osservarci in un modo diverso, più profondo.
E se, invece di chiudere il cuore e arrabbiarci con la vita,accogliamo la solitudine con un abbraccio, questa ci ricambierà con un dono inatteso: un mare di tenerezza, per noi, per tutto, per tutti.
Se permettiamo alla solitudine di ammorbidirci, diventiamo più umili e questo è indispensabile per incontrare l’altro veramente. Umiltà nel senso di voler ascoltare più che giudicare, mettendoci in ascolto per accorgerci di quello che c’è senza proiettare sull’altro le opinioni distorte delle nostre costruzioni mentali.
La solitudine ci predispone all’ascolto e dall’ascolto nasce l’amore.
Saper star soli con se stessi è importante per riuscire ad apprezzare l’altro. Quando saremo disposti a incontrare con tenerezza tutto ciò che siamo, saremo capaci anche di accogliere tutto ciò che è l’altro.
La solitudine serve per imparare a stare in amore.
E solo se si riesce a vivere in amore, non per qualcosa o per qualcuno, ma come stato dell’essere, è possibile poiavere un rapporto soddisfacente. Altrimenti la relazione sarà solo un gioco pericoloso per proiettare sull’altro le nostre frustrazioni.
Le persone normalmente scappano da se stesse e corrono buttandosi a capofitto sull’altro pensando, così, di poter trovare ciò che cercano. Ovvio che si troverà solo sofferenza e dolore.
La vita dovrebbe essere un’alternanza tra momenti di solitudine e momenti di confronto con l’altro.
Anche se si è in coppia, non bisogna rinunciare alla solitudine, ma coltivare anzi momenti speciali per stare profondamente in compagnia di se stessi. Più questi saranno vissuti in pienezza più si avrà qualcosa di meraviglioso da condividere con l’altro, per realizzare quello scambio d’amore che non è bisogno ma flusso vero di vita.
http://youtu.be/ObWMUZBeICM..
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