Ho chiesto al Capo Divino di farmi giungere, attraverso la contemplazione, un percorso essenziale che possa aiutare le persone nella via verso la liberazione. Desideravo qualcosa di strutturato in punti, che permettesse a ognuno di ricordare facilmente gli insegnamenti preziosi, e che fosse possibile applicarli in successione fino a entrare in quel sublime sentire che riporta a Casa.
Uno dei problemi maggiori del sacro sentiero è infatti quello di dimenticare, anche solo in parte, quelle istruzioni già apprese intellettualmente ma non ancora metabolizzate. Anche i ritmi frenetici della quotidianità, i condizionamenti e le abitudini ipnotizzanti impediscono di richiamare le chiavi per aprire le porte del Cielo. La formula alchemica che “tira fuori” la nostra vera natura dev’essere infatti applicata nella sua interezza per avere dei risultati, altrimenti ci inceppiamo senza nemmeno sapere perché. Un sistema facile da ricordare e realizzabile a diversi livelli, in base alle capacità evolutive del praticante, sarebbe stato quello che avrei voluto.
Così mi sono rivolta al grande Creatore sapendo già che la risposta sarebbe sicuramente giunta anche se… con i tempi Suoi. Io avrei dovuto solo aspettare con morbida attenzione, ascolto e presenza.
Così quest’estate, insieme alla nascita di Elia, è giunta dal Cielo anche un’altra creazione: “I Cinque Abbracci“.
Questo percorso usa nella sua parte iniziale il potere del simbolo per trasformare velocemente i nostri blocchi più radicati, e continua poi con dei passi chiave che ci aiutano a prendere consapevolezza della nostra natura di pace. L’energia dell’abbraccio viene utilizzata proprio come la bacchetta magica che apre ogni volta la porta successiva verso la liberazione.
Questa meditazione contempla la Via nella sua completezza di amore e saggezza, il femminile e il maschile, che nella loro unione aprono la Porta del Cielo.
Il Primo Abbraccio avviene proprio per liberarci da quei pensieri forma che ci tengono imprigionati nella sofferenza. Pensieri ripetuti (spesso fin dall’infanzia) possono infatti creare forme energetiche che si nutrono della nostra forza vitale. Queste energie ci inducono a pensare continuamente a ciò che ci porta dolore proprio perché si cibano della nostra sofferenza. Ognuno di noi può averne molte, più o meno potenti, con il risultato di appesantire notevolmente la nostra percezione della vita e possono anche generare malattia.
Il Secondo Abbraccio ci permette di far svanire il peso dei pensieri che ci assillano.
Mentre il Primo Abbraccio è una trasformazione energetica attraverso il simbolo, il Secondo permette di avvertire la leggerezza nella mente, il Terzo di sentire la potenza del “Non So” per vivere nel flusso, il Quarto genera quella fiducia nella vita che apre la porta del momento presente, e il Quinto incontra il Divino per fondersi con Lui permettendo alla nostra vera natura di risvegliarsi.
Naturalmente occorre esercizio, anche se già dalla prima volta si può sentire immediato giovamento.
L’energia che si sente nell’abbraccio è molto potente perché ci conduce a quella forza incredibile che si chiama Amore. Quando capiremo infatti che per vincere il nemico dentro e fuori di noi è necessario abbracciarlo, saremo in grado di conoscere il vero potere che non è mai personale, cioè dato dall’ego, ma universale, divino; in realtà non lascia vinti e vincitori perché porta all’amore.
Tutti desiderano sentirsi amati ed è solo quando riusciremo a far sentire amato anche il nostro nemico che avremo veramente vinto e la forza dell’universo si libererà in noi.
“I Cinque Abbracci” sarà il titolo del mio nuovo libro dove condividerò con voi questa pratica che conduce all’amore…
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