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141. ESSERE AMORE

 

Se chiediamo alle persone cosa cercano veramente, è molto probabile che tutte rispondano la stessa cosa: felicità.

Ognuno ha poi le proprie credenze in relazione a come e a cosa possa renderlo felice, ma noi ora qui cercheremo di vedere piuttosto cosa sia questa tanto desiderata felicità. Comunemente, infatti, si crede che sia un’emozione positiva per cui si passa la vita a cercare per lo più eventi esterni che siano in grado di generare piacere. Da ciò deriva una caccia all’emozione piacevole a 360 gradi che va dalla gratificazione dei sensi alla soddisfazione di vedere un’immagine di sé valorizzata dagli altri e quindi il sentirsi amati, confermati, stimati, valorizzati… Si deduce quindi da questo modo di pensare che la felicità sia un’emozione che proviene da qualche sorta di evento esterno.

Si creano progetti, obbiettivi, mete, si desiderano relazioni affettive, amicizie, si compiono viaggi ovunque nel mondo, ci si cimenta in competizioni sportive, si leggono libri, si cercano informazioni, si praticano tecniche meditative di ogni genere e tipo, con la speranza di trovare qualcosa o qualcuno che possa darci emozioni positive.

Ma la felicità è una droga emotiva? Invece di prendermi uno psicofarmaco mi nutro di un’emozione positiva (almeno è naturale)… ma è veramente questo lo scopo e il senso della vita? E ci si giudica e si giudicano gli altri in base al fatto che l’emozione sia positiva o negativa? Ma l’amore è un’emozione? Partiamo da qui.

Amore come stato di coscienza non è emotivo, mentre amore legato a qualche condizione, al sistema di credenze, è una sorta di emozione.

Allora si può dire che c’è chi si alza la mattina per ricercare piacere (compreso l’amare e l’essere amati), ma c’è anche qualcuno che vive perché desidera conoscersi e conoscere come funzionano le leggi universali, compreso l’amore come principio creativo del tutto che è il piano di coscienza del Cristo. Sono due cose molto diverse che originano esperienze molto diverse.

La dipendenza dalle droghe porta alla schiavitù, quindi anche la dipendenza da qualunque tipo di emozione positiva crea la stessa cosa: mancanza di libertà.

Lo stato emotivo positivo genera dipendenza perché quando non è una fonte interiore data dalla conoscenza di sé è instabile e impermanente; se non è presente, si vive nella sua mancanza, mentre quando c’è si ha paura di perderlo. Che l’oggetto che si crede generatore di emozione positiva sia una persona, un viaggio, una meditazione non fa granché differenza. Si cercherà ancora e ancora di riprodurre lo stesso nutrimento emotivo.

La felicità che è libertà nasce invece dalla comprensione di ciò che siamo veramente; si origina dall’apertura del cuore e dalla consapevolezza di essere amore incondizionato a prescindere da qualunque condizione. Questo è lo stato di coscienza cristica.

Come il sole non ha bisogno di luce, una fonte d’amore non ha bisogno di amore. Se vedo chiaramente di essere luce, amore, intelligenza infinita, non sarò minimamente interessato al flusso emotivo; qualunque emozione, positiva o negativa che sia, sarà vissuta come un’onda del mare o, meglio ancora, come un’onda del campo intelligente, per cui la si osserverà andare e venire senza darle la minima importanza. Ogni onda emotiva portata in un cuore aperto sarà purificata nell’amore incondizionato e verrà riconsegnata al campo pulita e filtrata da quello stato di coscienza. Se ci riconosciamo nel mare non daremo certo troppa importanza alle onde, qualunque esse siano. Che siano onde di tempesta o di calma piatta non ci farà grande differenza. Non ne saremo sicuramente dipendenti.

Quindi, forse, dovremmo fermarci a riflettere sul senso della vita o, detta più semplicemente, sul motivo per cui ci alziamo alla mattina. Ci alziamo per procacciarci la giusta droga emotiva oppure ci alziamo per accogliere nuove informazioni su chi siamo veramente, per conoscerci a fondo e per scoprire passo passo di essere già tutto ciò che cerchiamo?

Il Cristo è noi e in noi, il Cristo è l’apertura del nostro cuore. Siamo l’amore che desideriamo.

Per questo Natale auguro a tutti non di emozionarsi, ma di essere amore!

Carlotta Brucco

Libro-Brucco-Telesca-Spirito-Fisica      Libro-Brucco-Cinque-Abbracci

 

 

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