La vita non è contro di noi ma con noi.
Sembra invece che ognuno pensi di doversi difendere dall’esistenza come fosse una madre cattiva e punitiva. Si vive sempre all’erta, con la paura che possa accadere qualcosa di “brutto”. Questo presuppone la credenza che esista il caso oppure che ci sia qualche sorta di Dio da aggraziarsi con sacrifici, preghiere e suppliche per far sì che vada tutto come vogliamo noi o meglio come vuole il piccolo ego che crediamo di essere.
Questa visione della vita può portare solo tristezza, sofferenza, fatica, pesantezza su ogni fronte. Qual è allora il grande fraintendimento?
La creazione intera ha il fine di raccogliere informazioni su ogni aspetto di sé, per cui tutto ciò che esiste accade affinché la coscienza una, che tutto è, esperisca stati diversi di realtà per informare se stessa, e quindi tutto l’universo, delle infinite possibilità di esperienza. Ogni porzione di coscienza, cioè ognuno di noi, esperisce in modo unico. Il suo centro, cioè il punto in cui tutto confluisce è il punto di raccolta di tutte le informazioni per cui tutto ciò che siamo viene attratto lì.
Questo movimento creativo dell’Uno che si fa due per poi tornare all’Uno più ricco di esperienza è coscienza intelligente e si muove attraverso quella forza universale chiamata Amore. Quindi tutto ciò che accade è motivato dall’amore ed è infinitamente intelligente poiché governato dalla stessa intelligenza che permette all’universo di funzionare, la stessa che fa battere il cuore e permette la vita di ogni essere vivente.
Tutto quello che accade ha lo scopo di portarci l’informazione mancante per procedere oltre. E questo per amore, affinché ogni porzione di coscienza ritorni a Casa, alla consapevolezza di sé, della propria vera natura infinita.
Ovviamente questa intelligenza infinita sfugge al piccolo ego che crede di poter sapere tutto, quando invece non vede altro che il proprio limite.
Cosa accadrebbe in voi se foste veramente consapevoli che tutto ciò che vi accade è intelligente e motivato dall’amore? Non guardereste forse ogni evento con occhi diversi? Non vi porreste forse nei confronti della sofferenza in altro modo? Come sarebbe la vostra vita se aveste fiducia di Lei, se vi fidaste di ciò che accade?
La fiducia predispone al passo successivo perché già di per sé calma e rasserena. Dopo di che sarebbe necessario domandarsi: “Se quello che mi accade è per il massimo bene ed è intelligente…perché mi sta accadendo proprio ciò? Qual è l’informazione che devo raccogliere? Quale modo di vedere devo mutare?”.
A questo punto dobbiamo poi ricordarci che le info vengono distillate dalla coscienza, ma non sono pensieri e non vengono governate dal pensiero, sebbene poi possano essere avvertite o tradotte anche da esso. Quindi, per raccogliere l’informazione preziosa, che è il dono migliore che potremmo desiderare poiché ogni goccia distillata è puro nettare divino, occorre disporci in quella meravigliosa apertura silenziosa, vuota, accogliente e attendere che la goccia di luce venga distillata come intuizione per fiorire nel nostro essere.
Ogni informazione che giunge a coscienza è la vera ricchezza, è tutto ciò che potremmo desiderare in quel momento e tutta la creazione cospira per offrirci proprio questa fiamma di conoscenza indispensabile per noi in quel momento.
Per comprendere meglio ciò che sto dicendo, occorre divenir sempre più consapevoli che tutto ciò che chiamiamo realtà e che crediamo fuori di noi è in noi. Non possiamo infatti vedere altro che il processo di conoscenza in atto o, meglio, quello che crediamo di vedere là fuori è in realtà la coscienza della “nostra” raccolta.
Questo significa che la vita che sembra scorrere là fuori è ciò che siamo noi, vediamo ciò che siamo in questo momento e tutto ciò che accade è la meravigliosa possibilità per noi di cogliere l’informazione che siamo pronti a distillare. La sofferenza è la nuova informazione che preme per venire alla luce e che chiede di essere accolta, ascoltata, compresa. Quando l’informazione viene compresa la sofferenza non ha più motivo di rimanere.
Il grande fraintendimento è quindi credere che ci sia qualcuno o qualcosa da cui difenderci, credere che ci sia un nemico là fuori pronto a farci del male. Non funziona così, proprio non è così.
L’unico nemico è la visione distorta che abbiamo dell’esistenza. Quello che c’è da fare è riallinearci passo passo alle leggi universali di amore e saggezza per far fiorire ciò che siamo veramente ricordandoci sempre che: “Il nemico è solo quella parte di me che ancora non riesco ad amare”.
Carlotta Brucco
Nota bene: Carlotta Brucco ti aspetta insieme a Riccardo Telesca al seminario “Il Valzer delle Credenze“, che si svolgerà sabato 26 settembre in modalità sia Live (a Milano) sia in Diretta Streaming. Per maggior informazioni e per vedere il video in anteprima vai a questo link.
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