Tempo fa incontrai una vecchia eremita di nome Chiara. Viveva da sola ma con 100 capre, cani e gatti, nell’eremo di Cerbaiolo. Era innamorata di Gesù e aveva dedicato tutta la sua vita a Lui. Ogni tanto andavo a trovarla e le chiedevo: “Parlami un po’ di Dio” e lei iniziava a raccontare. Mi diceva, ridendo, che era diventata un’eremita perché aveva un brutto carattere e nessuno la poteva sopportare… e poi continuava: “Nemmeno io sopporto gli altri”.
In realtà la sua bellissima storia narra di una bambina che per la prima volta sentì la connessione con il Creatore guardando un presepe. Da come mi descrisse, ebbe un’esperienza di apertura del cuore e ne fu toccata profondamente. Raccontò che si sentì così in pace e profondamente amata che proprio da quel momento nacque un profondo desiderio di Dio. Da quel giorno, ogni volta che mi trovo di fronte ad un presepe, non posso far altro che ripensare all’esperienza di Chiara, cercando di guardare con i suoi occhi.
Ma cosa ha visto Chiara? O forse è meglio chiedersi, in che modo ha guardato? Perché in ciò consiste il segreto… nel modo di guardare. L’Intelligenza Infinita può comunicare con noi attraverso qualunque evento, in qualunque momento, sempre; ma sta a noi aprirci affinché questo possa avvenire. Nel momento in cui ci poniamo di fronte ad ogni aspetto della vita con un cuore aperto, l’Amore si fa sentire. Ma come si fa ad aprire il cuore? Come si può guardare a tutto da lì?
L’esperienza di fronte al presepe fu, per Chiara, solo la prima di tante altre, che maturarono nel tempo in un rapporto molto diretto e profondo con il Signore.
Un’altra cosa che diceva sempre era: “Occorre passare trasparente”. Passare trasparente in un mondo che insegna esattamente il contrario può non risultare semplice…
E se fosse una condizione per aprire il cuore e quindi per sentirsi Amore?
Passare trasparente non significa sparire dalla vita e diventare eremiti come lei, ma smettere di voler essere speciali, smettere di voler attenzione dagli altri o anche solo da qualcuno in particolare. La maggior parte di noi vive, invece, per apparire, per essere visto, amato, riconosciuto, stimato, e invertire la direzione può far paura perché sembra quasi una morte. E in fondo è proprio così, ma a morire può essere solo quell’immagine di noi che cerca di essere speciale per provare ad essere amata da qualcuno. A morire può essere solo quella credenza che ci convince di essere sbagliati così come siamo e che ci spinge ad apparire così come ci vogliono gli altri.
Accettando di essere trasparenti, la lotta per elemosinare attenzione perde il suo senso e tutta quell’energia, prima messa nell’assecondare le aspettative degli altri, ora viene diretta unicamente all’ascolto di sé, di quell’universo interiore che può offrirci ogni consolazione. Nel momento in cui passiamo trasparenti, non ci curiamo più di cosa pensano gli altri e nemmeno se ci accettano o meno, perché, da trasparenti, accade una graduale perdita di confini, ci si sente niente; ma è un niente che in realtà si apre nel tutto.
Passare trasparenti ci permette di essere nel mondo, senza essere del mondo, così che la nostra attenzione sia diretta solo nell’accogliere, nel portare al cuore, ogni cosa, ogni essere, ogni evento, ogni momento, per poter avere gli occhi di Chiara e riuscire a sentirci Amore.
Che questo Natale possa donarci la fiducia in quello sguardo che tutto abbraccia, così da poterci immergere in quella pienezza che già ci appartiene da sempre.
Buon Natale a tutti!
Carlotta Brucco
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