Elia e Gioele – i miei figli più piccoli di 12 e 10 anni – adorano i video games, ma possono giocare solo per un’ora a settimana con la console e per trenta minuti a settimana con un vecchio telefono.
Nonostante le loro continue richieste per giocare di più, questo è quello che hanno a disposizione.
Anche se adesso non condividono le nostre scelte di genitori, forse un giorno capiranno che è stata una maniera per prenderci cura di loro.
Tempo fa ho trovato Elia disteso sul letto con gli occhi chiusi a pancia in su mentre muoveva il suo joystick come se stesse giocando veramente.
L’ho osservato per un po’ e alla mia domanda su cosa stesse facendo mi ha risposto:
«Visto che non mi lasciate giocare, mi arrangio!»
«E cosa fai?»
«Me lo immagino…»
Queste sono quelle cose che ogni tanto capitano ai genitori e che li riempiono di soddisfazione!
«Ma che bello Elia! Che idea intelligente!»
Mi ha guardata compatendomi, come se avesse lasciato ogni speranza di essere compreso nel suo desiderio di giocare ai videogiochi… quelli veri.
«Vedi come sono ridotto? A dovermeli immaginare!»
Io ero felice.
«Che meraviglia Elia! Tu non sai nemmeno quanto questa cosa che stai facendo può esserti utile.»
«E come?»
«Intanto stai disciplinando l’attenzione e questo può aiutarti a comprendere facilmente i misteri dell’esistenza. Poi alleni l’immaginazione che invece ti permette di liberare il potere di creare… e, partendo da ciò che ti appassiona, la stai allenando nel migliore dei modi. Solo iniziando da ciò che ti attrae veramente puoi disporre dell’intensità di focus, ovvero quella forza che ti serve per rimanere lì dove porti attenzione. E ripeto, l’attenzione è la bacchetta magica per aprire tutte le porte… Hai capito?»
«No… ho capito solo che quello che faccio mi serve o mi servirà.»
«Va bene lo stesso, intanto continua così. Mi spieghi come fai, per favore, che sono molto interessata?»
«Niente di che, uso il controller e immagino il gioco. Lo vedo, in tutte le sue parti, personaggi e colori.»
«Ottimo! Ricorda che l’immaginazione ha un potere immenso. Puoi creare ciò che vuoi. Quando giochi a calcio ad esempio, prova a immaginarti tu sul campo, gioca in quello stadio che ami di più. Osserva i tifosi, ascolta i cori. Annusa il profumo dell’erba del campo. Ascolta le voci degli altri giocatori, quella del mister. Immagina e senti di giocare come se stesse accadendo ora. Senti le sensazione del corpo che corre. Sta accadendo ora. Pensando così riuscirai ad allenarti anche per le partite che concretamente giocherai. La mente, in uno stato di rilassamento, non distingue tra immaginazione e realtà… Anzi, se la vogliamo proprio dire tutta, è l’immaginazione che crea la realtà. Ma deve avere delle caratteristiche che ti spiegherò in seguito. Ora allena tutti i tuoi strumenti interiori. Ma soprattutto divertiti!”
«Mi divertirei di più a giocare veramente!»
«Questo è quelli che ti sembra adesso, ma se ti cali profondamente nell’immaginazione non c’è paragone. Il punto è che non si è abituati a usare questo incredibile potere che ognuno di noi possiede. Occorre risvegliarlo e tenerlo in allenamento. Così da potenziarlo sempre di più.»
«Sì, ma adesso non è che non mi fai più giocare a quelli veri eh?»
«Ma figurati! Anzi, sai che ti dico? Per ogni 20 minuti che fai di video games immaginativi, guadagni 1 minuto sulla tua mezz’ora della settimana!»
Dopo una settimana, Elia mi portò un foglietto con scritti i minuti che aveva guadagnato: sette.
«Vuoi dire che hai immaginato di giocare quasi per due ore e mezza?»
«Eh sì…»
«Va bene ti sei guadagnato 7 minuti in più!»
Probabilmente non ha immaginato così tanto, anche se lui assicura di sì. Non sono stata lì a controllarlo con l’orologio in mano.
Ma anche se si fosse esercitato per mezz’ora soltanto sarebbe già una grande cosa.
Se i ragazzi riuscissero a sbloccare e a utilizzare l’immaginazione potrebbero veramente creare un mondo nuovo.
E noi genitori possiamo iniziare a dare l’esempio…
Ispirata da Elia, sto ideando un percorso per ragazzi per far sì che trovino interessante e divertente giocare ai video games immaginativi, insieme, dal vivo, anziché su schermo.
Chi fosse interessato, mi contatti al seguente indirizzo: segreteria@neom-group.it
Carlotta Brucco
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