Quale forza intelligente tiene in vita il corpo umano? Chi fa funzionare i sistemi solari, gli universi? Fermiamoci un attimo a riconoscere questo principio. La vedete questa infinita intelligenza? La si dà per scontata ma così passa inosservata. Credete che la forza che tiene in vita l’universo e noi stessi… non sia in grado di “gestire” anche i nostri problemi?
Leggete le meravigliose parole del Vangelo secondo Matteo 6, 24-34: “Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate innanzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.”
Non preoccupatevi quindi di alcunché perché l’Intelligenza che tutto è, infatti, sa ciò di cui avete bisogno. L’intelligenza che fa funzionare l’universo e tutte le cose conosce ogni aspetto di ciò che siamo, anche quello che la mente razionale non riesce a vedere e ci dona ciò che ci serve.
Ma occhio: non ci viene donato ciò di cui ha bisogno l’illusione egoica ma ciò che serve a quello che siamo veramente, per continuare il viaggio verso casa.
Il punto è che possiamo fidarci e rilassarci. Riposarci. Arrenderci a questa intelligenza che tutto è, e lasciarla fare. Vuol dire non dare il potere delle nostre scelte al pensiero condizionato che crede di sapere tutto ma di riconnetterci con il Creatore che tutto è e lasciarlo fare. Sorgeranno idee diverse, intuizioni e azioni nuove.
Il pensiero che si preoccupa, che crea scenari apocalittici, può andare in vacanza e mettere tutto nelle Sue mani. Ma come posso arrendermi al Creatore se non lo conosco? Come faccio ad arrendermi allo Sconosciuto? Non possiamo conoscerlo con il pensiero limitato, ma possiamo farne esperienza, possiamo sentirlo, magari solo un istante per ora, perché è in noi, è noi, è quell’aspetto più reale di ciò che siamo, quindi è ora. Qui, per noi ora.
Occorre dire: “Creatore che tutto sei, ancora non ti sento, ma ti riconosco tutto intorno a me, nell’intelligenza che fa funzionare l’universo intero. Sei sconosciuto alla mia mente cosciente ma sei tutte le cose e anche me; quindi mi fido di Colui che è. Ti lascio il comando della mia vita. Ti lascio ogni pensiero di preoccupazione e di controllo, perché so che sei intelligente e sai badare alla mia vita meglio di chi credo di essere in questo momento. Quindi ti lascio fare… Grazie che ti occuperai tu di tutto.”
Questo non vuol dire mettersi a letto e non agire più, ma agire senza tenere l’attenzione nei pensieri condizionati da credenze vecchie e inutili. Provate per un solo istante e osservate come vi sentite. Sembrerebbe così facile ed effettivamente lo è.
Lasciate al Creatore il pensiero che dice che facile non è, e non pensatelo più. Cercate, piuttosto, di comprendere le leggi dell’Intelligenza infinita, cercate di conoscere voi stessi e come funzionate e non solo vi sarà dato tutto ciò che vi serve a 360 gradi ma anche di più. Non occorre stare qua a pensare se questa cosa è vera o falsa, ma occorre agire, provare, e vedere come e se funziona. È come lasciare il comando alla parte più vera di noi anche se non è ancora giunta a coscienza. Il punto è che anche se è sconosciuta alla mente razionale, c’è lo stesso e funziona.
Ma occorre essere totali. Non si può servire due padroni. O agisco e lascio tutto nelle Sue mani o continuo a vivere nella paura di ciò che può accadere e passo la giornata a combattere contro un nemico sempre presente. O lascio fare all’Intelligenza che sono e testimonio il suo agire oppure continuo a credere di dovermi difendere da una vita che sembra cattiva, ma che non lo è affatto.
Come sarebbe alzarsi alla mattina, e sentire che la vita tutta, in ogni suo istante, ci ama, ci sostiene e ci protegge? Come sarebbe aprire gli occhi e sentirci amati e liberi di essere ciò che siamo? È possibile? Sì. Ora. Fatelo.
Carlotta Brucco
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